Per la tua salute ingrana la retromarcia

Camminare all'indietro fa bene al corpo ed anche al cervello, bastano pochi metri per partire

Per la tua salute ingrana la retromarcia

Che camminare faccia bene lo abbiamo sottolineato più volte, che anche farlo all'indietro sia salutare è incredibile, ma vero. Camminando all'indietro possiamo migliorare l'andatura e l'equilibrio, sia nelle persone sane che in quelle affette da patologie come l'osteoartrite del ginocchio. Ma aumenta anche la resistenza dei muscoli della parte inferiore delle gambe. E si riduce il carico sulle articolazioni. 

Uno studio dell'Università di Milano dimostra come andare all'indietro aiuta a mantenersi in forma. Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori di biomeccanica dell'Università di Milano ha esaminato la perfomance di un gruppo di corridori che andavano avanti e indietro a ritmo costante su una pista attrezzata con sensori e telecamere. I ricercatori hanno constatato che correre all'indietro richiedeva quasi il 30% più d'energia rispetto al correre in avanti alla stessa velocità. Ma produceva molta meno pressione su muscoli e tendini. Camminare al contrario richiede concentrazione, attenzione, i cambi di direzione sono più difficili, richiede il coordinamento tra i nostri sistemi visivi, vestibolari e propriocettivi per questo un team di psicologi britannici dell'Università di Roehampton ha dimostrato che questa attività migliora anche le nostre performance mnemoniche, poiché attiva un processo nella mente simile a un "viaggio nel passato". La scoperta potrebbe portare ad applicazioni per aiutare le persone con deficit di memoria.

Ecco alcuni consigli per chi vuole iniziare a camminare all'indietro: si può cominciare semplicemente abituandosi per pochi metri, per poi se ci si sente sicuri passare a sezioni introduttive da 20 metri alla volta, tentando cambi di direzione e di velocità.

09/12/2022