Marco Tenerini: dalla Versilia al Campo Base Everest

intervista al nostro "Ostinato"

Marco Tenerini: dalla Versilia al Campo Base Everest

Abbiamo incontrato Marco Tenerini per farci raccontare la sua ultima esperienza: un trekking fino al campo base Everest in Nepal, e questo è ciò che ci ha raccontato.

Prima di iniziare, però, ti ricordiamo che puoi vedere il video dell'intervista sul nostro profilo Instagram.

Dopo aver realizzato il sogno del Cammino di Santiago in Graziella, l'Aurora Boreale e il Coast to Coast negli USA sulla Route 66 in Ciao, Marco ha condiviso con noi quest'esperienza di cammino e di vita.

"Inizialmente mi stavo organizzando per andare a Samarcanda in Ciao" - ci dice - "ma quando mancavano circa 20 giorni alla partenza, e non avevo ancora toccato il motorino, ho preso consapevolezza del fatto che non sentivo più le farfalle nello stomaco all'idea di partire in Ciao: ne conoscevo già le problematiche e sapevo come risolverle. Così ho deciso di mettermi in cammino per la prima volta, mettendomi nuovamente alla prova".

Marco non è partito da quella che è l'attuale rotta canonica, cioè dall'aeroporto di Lukla, ma ha percorso quella che era la rotta storica.

Durante la nostra chiacchierata, Tenerini ci ha confessato che non programma mai l'itinerario del proprio viaggio e che ama scoprire sul momento come procedere. Questo lo ha portato a trovarsi spesso in situazioni bizzarre o paurose, come quando si è trovato cosparso di sanguisughe.

"Io volevo fare tutto il viaggio a piedi" ci dice Marco, "ma mi è stato sconsigliato perché a Katmandu tra lo smog, il traffico e la polvere data dalle strade mi sarei probabilmente intossicato. Così alla fine, parlando e facendomi consigliare, ho preso un autobus che da Katmandu mi ha portato a Jiri. Da qui in passato sono partite le prime spedizioni storiche per andare a conquistare l'Everest, dato che qui arriva l'ultima strada carrozzabile." 

Il trasporto, infatti, si divide a fasce: fino ad un certo livello arrivano le macchine, poi gli asini ed infine gli yak (un grosso mammifero asiatico a pelo lungo, simile ad una vacca, con lunga corna arquate). Dove non arrivano gli animali prosegue l'uomo, caricandosi tutto il necessario sulle spalle. 

Chiedendogli con quante persone si sia interfacciato durante il viaggio, Marco ci ha raccontato che da Jiri a Lukla ne ha incrociate un paio mentre nel resto del viaggio ha trovato qualche persona in più.

Dopo esserci fatti raccontare da Marco le sue avventure, abbiamo provato a cogliere qualche anticipazione sui suoi prossimi viaggi, anche se non ci ha dato grandi spoiler. Sappiamo solo che vorrebbe ripartire con il Ciao, quindi non ci resta che seguirlo per scoprire dove lo porterà il cuore.

23/12/2024