Seravezza - Riomagno - Fabbiano, Sentieri Alta Versilia
Questo percorso fa parte dei SENTIERI ALTA VERSILIA,
SAV è' un percorso che esiste idealmente da sempre. Dal tempo in cui non vi erano strade carrozzabili, se non nel fondo valle ed i paesi erano collegati da un reticolo di sentieri che consentivano i rapporti tra i diversi borghi e gli scambi culturali e commerciali tra le diverse comunità e gruppi di case. Ad ispirare il recupero da parte dell'Unione dei Comuni della Versilia di questi boschi e sentieri è stata la volontà di consegnare alle nuove generazioni un patrimonio ambientale straordinario in cui si innesta una richiesta culturale altrettanto straordinaria composta dalle chiese, dalle pievi, dalle numerosissime tracce di un passato che arriva fino alla tradizione non scritta delle incisioni rupestri.
Ad oggi sono 12 i sentieri che fanno parte del sito ufficiale Sentieri Alta Versilia
Seravezza è il punto di partenza e di arrivo del sentiero alta Versilia per la sua posizione sul fondovalle, alla confluenza dei torrenti Serra e Vezza.
Il palazzo mediceo ospita oggi l'archivio storico, la biblioteca comunale e il museo del lavoro e delle tradizioni popolari della Versilia e ha di fronte le scuderie medicee, al tempo dei medici adibite a stalle, poi teatro e quindi cinema fino gli anni '70 e oggi recuperate a luogo di cultura e manifestazioni.
L'itinerario muove da qua, attraversando la passerella sul fiume Vezza: si percorre via della Marina fino all'ex ospedale dedicato al fondatore, Ranieri Campana, che alla sua morte nel 1792, dispose che tutti i propri averi servissero per una importante opera benefica di utilità per tutta la popolazione.
Si gira quindi, in via Roma per giungere in piazza Carducci, pedonalizzata ed abbellita negli ultimi anni, di fronte alla statua dell'apuano dedicata ai caduti di tutte le guerre.
Si prosegue in via SS. annuziata, girando ancora a destra in via Monte Altissimo, e attraverso il torrente serra, si inizia a costeggiarlo lungo la strada carrozzabile fino a Riomagno dopo avere percorso poche centinaia di metri di strada in leggera salita: Riomagno, conta oggi circa 300 abitanti.
La località è abitata da cavatori di marmo sin dal '200 e conobbe la massima auge nel XVI secolo con lo sfruttamento delle vicine cave michelangiolesche di Trambiserra.
Tra gli avvenimenti importanti di questo paese si ricorda il rogo dell'albero della libertà del 1848, la fondazione della società mutuo soccorso tra i cavatori nel 1896 e quella del circolo ricreativo operaio nel 1906, ancora oggi in funzione.
Riomagno è famosa in Versilia per le acque fresche del torrente serra in cui in molti in estate trovano ristoro nelle numeroso "polle" e vasche naturali di cui il torrente è ricco a cui si accede da piccoli sentieri che si diramano dal bordo strada subito dopo l'abitato.
Arrivati a Riomagno, tenendosi a destra si attraversa il borgo, e si entra, ancora a destra, in via paesetto, per trovare, ancora una volta a destra dopo un arco via di Fabbiano, da cui si stacca subito a sinistra la mulattiera.
La si segue fino ad un bivio presso una recinzione si procede ancora, mantenendo la destra sul tracciato lastricato, e proseguendo a salire fino a quando non si arriva sul versante ovest del Monte Castellaccio a Fabbiano, citando anche con una sola "B", abitato ad oggi da circa 80 persone.
Oltrepassando il lavatoio entrando in via botteghino, si giunge nella piazza principale del paese, dedicata ai cavatori, proprio perché la sua economia nel 700 ruotò attorno alle cave di marmo che si trovavano nei dintorni e che oggi costituiscono un parco archeo minerario.